ANALISI GOEURO: QUANDO PRENOTARE CON TRENITALIA PER RISPARMIARE FINO AL 50%

GoEuro, la piattaforma di viaggio che permette di cercare e prenotare treni, autobus e voli in tutta Europa, fornisce consigli per viaggiare in treno spendendo meno. Analizzando i propri dati interni relativi alle prenotazioni effettuate in tutto il 2016 su otto tratte servite da Trenitalia, GoEuro rivela infatti che, acquistando con sufficiente anticipo, è possibile risparmiare fino al 50% sul prezzo del biglietto. Le 8 tratte considerate nello studio sono tra le più trafficate: Milano-Roma, Roma-Firenze, Milano-Venezia, Roma-Venezia, Napoli-Milano, Torino-Roma, Firenze-Milano e Milano-Parigi. L’analisi rivela che, per ottenere il massimo della convenienza, bisognerebbe acquistare il biglietto con un mese di anticipo: secondo lo studio, infatti, questo consentirebbe di risparmiare una media di 31 euro (-35%) rispetto al prezzo disponibile nella data della partenza per le 8 tratte considerate. Sul podio del risparmio, la tratta Roma-Firenze: il prezzo medio del biglietto è di 41 euro acquistandolo il giorno stesso della partenza; chi acquista 30 giorni prima può pagarlo quasi la metà, 21 euro circa (pari agli ingressi di due adulti e un bambino alla Galleria degli Uffizi, ad esempio). Anche le tratte Firenze-Milano e Milano-Parigi mostrano delle variazioni interessanti per i viaggiatori: in media viaggiare da Firenze a Milano costa 57 euro il giorno della partenza e 33 euro prenotando un mese prima (con la stessa cifra si può visitare la mostra di Keith Haring al Palazzo Reale seguita da un happy hour meneghino). Per viaggiare da Milano a Parigi invece il prezzo di un biglietto è in media 123 euro, ma se si acquista un mese prima il biglietto scende a 73 euro, con un risparmio di 50 euro (che possono essere spesi per il Museum Pass della capitale francese, ad esempio!). Lo studio rivela anche i prezzi medi a 1, 7, 14, 21 giorni dalla partenza per scoprire il periodo migliore per viaggiare con Trenitalia. Alcune delle tratte considerate, non mostrano particolari fluttuazioni di prezzo. Ad esempio la Napoli-Milano non subisce variazioni rilevanti: a 7, 14 21 e 30 giorni dalla partenza il prezzo medio è pari rispettivamente a 69, 63, 69 e 61 euro.

 

SIGNORI UOMINI, ECCO LE METE PREFERITE DALLE DONNE

Le mete preferite per un viaggio al femminile? HotelsCombined, dopo aver analizzato le ricerche di strutture alberghiere effettuate dalle utenti, ha stilato una Top 20.  La destinazione più ambita dalle donne è l’Asia: il Giappone con i suoi ciliegi è al primo posto, seguito a ruota della Corea del Sud e Taiwan, numero uno al mondo in fatto di sicurezza. Osaka e Tokyo sono in assoluto le città più ricercate, complice un’atmosfera manga che ben si sposa con il misticismo e la natura dei paesaggi giapponesi.

Ma le donne cercano anche il divertimento e, a scapito di mete più celebri per la movida come Formentera, Miami e Bali, ecco spuntare la capitale asiatica del design e della vita notturna: Seoul, definita la città più cool dell'area. Qui tra shopping mall aperti fino a notte fonda e nightlife alternativa, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Di giorno musei e grattacieli svettanti, di notte locali e discoteche alla moda. 

Molti la snobbano per le sue dimensioni ridotte ma l’isola di Taiwan regala ai viaggiatori un’esperienza di viaggio emozionante: spiagge tropicali, gole profonde scavate da fiumi impetuosi, sorgenti termali e montagne che arrivano a toccare i 4.000 metri. Le attività che si possono fare in questo piccolo paradiso sono innumerevoli e tutte al massimo della sicurezza, soprattutto per le donne che la stanno riscoprendo come nuova destinazione di culto per il 2017. 

Tra le prime 10 posizioni non mancano due delle mete più frequentate di sempre: Australia (4° posto) e Thailandia (7° posto): Sydney e Melbourne sono più richieste della turistica Bangkok. Tra le destinazioni stopover preferite dalle viaggiatrici Hong Kong supera Singapore (6° posto contro l’11°): la sinfonia di luci di Victoria Peak batte lo spettacolo dei Super Trees di Gardens by the Bay. 

E per un fine settimana con le amiche? Le città europee la fanno da padrona: Londra, Barcellona e Mosca rimangono di gran lunga le più gettonate, seguite da Parigi, Amsterdam e Dublino. Roma, occupa soltanto la 16° posizione.

 

RENT A CAR? NO PROBLEM!

 

Noleggiare un'auto? Le guide turistiche, Lonely Planet compresa, ormai tendono a consigliare le grandi case di noleggio internazionali come Avis o Hertz. E, in effetti, è una buona soluzione. Perché vai sul sicuro e non perdi tempo. Noi però, per risparmiare un po', ci siamo quasi sempre rivolti a noleggi locali. E finora ci siamo sempre trovati bene. In genere li cerchiamo e prenotiamo via internet, il prima possibile, perché se vai sottodata i prezzi aumentano. Come li scegliamo? Il meglio è trovarli tra i consigli di altri viaggiatori sui forum di viaggi (più sono a consigliarli più vai tranquillo, ovviamente). In Turchia, un paio d'anni fa, abbiamo noleggiato da Elit Car Rental di Istanbul, un nome consigliato sui forum e ne siamo stati soddisfatti (curiosità: ci mandano ancora gli auguri di compleanno via mail, un modo simpatico di fidelizzare i clienti). Ma per trovare un buon prezzo sono utili anche portali come Rental Car Scanner o Travelsupermarket, che che mettono a confronto l'offerta sul mercato. Oppure si può semplicemente fare una ricerca con Google: quest'estate il nostro car rental a Danzica (Piast) l'abbiamo scelto così. Non abbiamo speso molto ed è andato tutto bene. Piccole grandi raccomandazioni: per non avere brutte sorprese, prima di firmare qualunque cosa bisogna leggere bene le condizioni di noleggio, verificare che nel prezzo sia compresa un'assicurazione adeguata, capire se ci sono franchigie e spese aggiuntive e, se v'interessa, se c'è la possibilità di un secondo guidatore. Se avete qualche dubbio o il sito non vi convince, meglio lasciare perdere e cominciare da capo con la ricerca. E' un lavoraccio, anche piuttosto noioso. Ma ne vale la pena.

 

COME SI PRENOTA UNA CAMERA

 

Alloggiare in un luogo accogliente è uno dei "must" di una vacanza degna di questo nome. E anche qui, per centrare il bersaglio, occorre sbattersi un po'.  Innanzitutto, bisogna orientarsi nella città/paese dove si vuole stare. E regolarsi di conseguenza. Per esempio: se vai per la prima volta a Berlino per pochi giorni, è meglio stare in una zona centrale come il Mitte, che ti consente di muoverti agevolmente. Discorso simile per Istanbul, che ha nella zona di Sultanahmet il suo centro strategico: ciò non vuol dire che sia il quartiere più interessante (in questo senso Beyoğlu e Kadıköy sono anche meglio), ma quello più comodo per una prima visita. Discorso diverso per i luoghi di mare: a Rodi, per esempio, sconsiglierei di soggiornare nel capoluogo o nella piccola Lindos, ma di cercare qualche alloggio meno affollato nel centro-sud dell'isola. Una volta individuata la zona in cui vorreste alloggiare, scatta la caccia all'hotel giusto con una serie di controlli incrociati, che vanno dai soliti TripAdvisor e Lonely Planet sino a siti come Booking.com o Hostelworld, che ti permettono di filtrare le ricerche per quartiere, stelle, prezzo... Utili anche le recensioni degli utenti, da prendere sempre con le pinze, come abbiamo descritto in un altro post. Già che ci siete, date pure uno sguardo al sito dell'hotel papabile: troverete info in più (o in meno) e magari strapperete pure una tariffa più conveniente. Una volta deciso, occhio ai ripensamenti: ci sono situazioni che ti permettono di annullare la prenotazione gratis sino al giorno prima dell'arrivo, e altre invece che non ammettono cambiamenti. In quest'ultimo caso paghi tutto con addebito su carta di credito. Quindi, controllate prima le condizioni. E buona caccia.

 

TRIPADVISOR SI', TRIPADVISOR NO

E' scoppiata l'ennesima grana sull'affidabilità di TripAdvisor, il sito di consigli e giudizi affidati esclusivamente al buon cuore (e alla buona fede) dei lettori. Nel senso che chiunque, dopo veloce registrazione, può recensire il ristorante o l'hotel dove è passato. Un sito divenuto, nel giro di qualche anno, molto importante e influente nelle scelte dei viaggiatori. I giudizi vengono dal "basso", dal consumatore, che esprime in tutta libertà la sua opinione. Nel bene e nel male. Molti gestori, nel corso del tempo, si sono lamentati di recensioni false e giudizi malevoli. Non solo. Recemente uno scoop del Fatto Quotidiano ha dimostrato che si può venire pagati (da agenzie esterne) per scrivere recensioni farlocche. Ci sta. Perché internet è così: ci trovi tutto e il contrario di tutto. Gente onesta che riporta onestamente le proprie esperienze e furbastri che cercano di lucrare. Per quanto mi riguarda non posso che dire bene di TripAdvisor. Ci scrivo da diversi anni, sono un recensore esperto, e garantisco per la veridicità delle mie affermazioni. Prima di andare in un ristorante o in un b&b, leggo i pareri degli altri. Mi sono sempre trovato bene. Certo, bisogna essere un po' "scafati" e seguire delle regolette di buon senso: per esempio, scegliere i locali con tante recensioni e seguire i recensori più esperti. Diffidare dai commenti troppo altisonanti, dalle cinque stelle a go-go, dalle sparate da dilettanti ("qui c'è la miglior pizza del mondo") e fare dei confronti incrociati con altri siti per scoprire eventuali "bluff". Tutto qui.

MA DOVE VAI SE LO SMARTPHONE NON CE L'HAI?!

Quando abbiamo iniziato a viaggiare sul serio, più o meno a metà anni 80, Internet era ancora un'utopia. E, allora, si usavano il passaparola, le guide più illuminate, i cataloghi pieni di invitanti foto, le agenzie viaggio più alternative. Ricordiamo ancora le code al Cts, vicino alla Statale di Milano, per accaparrarsi biglietti aerei e prenotazioni d'albergo. Poi, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la Rete e ha rivoluzionato il sistema. Oggi si fa tutto (o quasi) online, mentre nuovi strumenti si susseguono a velocità supersonica. Lo smartphone (ma anche il tablet) è ormai un accessorio indispensabile per il viaggiatore up-to-date. E non è solo per aggiornare la propria pagina Facebook o mandare tweet a getto continuo dovunque tu sia. No, lo smartphone serve per davvero. All'inizio eravamo un po' scettici e legati al vecchio modo di viaggiare, poi abbiamo ceduto al fascino del “telefonino intelligente”. Bisogna ammetterlo: ti facilita la vita in viaggio. Le famose “app”, oltre a tenerti aggiornato su ciò che capita nel mondo, ti aiutano a trovare ristoranti, prenotare alloggi, scambiare mail, leggere commenti e molto altro ancora. Per esempio, fanno da “navigatore” e scattano foto più che decenti.

Tutto bellissimo? Quasi. Qualche problema può sorgere quando sei all'estero e attivi disinvoltamente la tua “connessione dati”, credendo che il tuo “all inclusive” valga anche oltre i confini tricolori: be', se non hai stipulato qualche accordo speciale per il “roaming”, rischi di pagare salato il tempo che passi in Rete. Allora meglio buttarsi sul “wireless” locale, che è gratis e abbastanza diffuso nel mondo: lo trovi nei bar, negli alberghi, negli ostelli, in centro, un po' dappertutto, con velocità di connessione ovviamente variabili.

Però nella vita c'è sempre un però (come canta Samuele Bersani), ovvero quando la connessione proprio non c'è o salta d'un botto, lasciandoti nelle pesti. Capita spesso e volentieri, ovviamente nel momento meno opportuno: tipo che sei in un posto sperduto e ti sei affidato anima e corpo al “navigatore” del tuo smartphone. Allora in quei casi tornano utili l'istinto e il senso dell'orientamento di noi “vecchi” viaggiatori. Assieme alla regoletta del non aver paura di chiedere aiuto. Allora, dacci retta: abbandona il superdevice, dismetti la tua timidezza e dai sfogo alla favella. Troverai quasi sempre qualcuno che ti indicherà la strada giusta, il ristorante migliore o l'alloggio tanto desiderato. Questione di praticità. E buon senso.


PRENOTARE UN VOLO, CONSIGLI PER L’USO


Prenotare un volo è l’operazione più delicata e importante di tutta la vacanza. E per spuntare i prezzi migliori ci vuole tattica, pazienza e un pizzico di buona sorte. Un buon punto di partenza sono i vari motori di ricerca come Momondo e Skyscanner, che in pochi minuti ti trovano il prezzo migliore per la data e il luogo prescelto. Se, come noi, siete tipi elastici, occhio al calendario di tutto il mese, che ti mostra i giorni in cui viaggiare costa meno. Da più parti abbiamo letto che è meglio concentrare le proprie ricerche nei primi giorni della settimana, perché nel weekend le tariffe tendono a salire. Attenzione anche alle varie offerte speciali delle singole compagnie aeree, spesso evidenziate da siti come Zingarate: a volte si trovano delle occasioni irripetibili. Anni fa, per esempio, abbiamo strappato un a/r in agosto su Bangkok con Qatar Airways per circa 350 euro!

Una volta individuato il potenziale volo, non cliccateci sopra a ripetizione: c’è il rischio che la tariffa salga per eccesso di richiesta (la vostra). Ve lo diciamo per esperienza: il nostro ultimo volo per Danzica, visionato diverse volte nello stesso giorno, a un certo punto era aumentato di una ventina di euro. Il giorno dopo l’abbiamo ritrovato al prezzo originario. E fatto nostro. Se viaggiate con le compagnie “low cost” state attenti ai tanti dettagli che fanno lievitare il costo. Uno dei più classici è il bagaglio in stiva: quasi tutte (tutte?) non lo includono e bisogna sborsare un extra che varia da compagnia a compagnia. E, se vi serve, non dimenticatevi di prenotarlo online, altrimenti allo sportello pagherete molto di più. E non sgarrate con misure e peso del bagaglio a mano: recentemente su un volo Wizz Air abbiamo visto diversi viaggiatori rimbalzati per bagagli a mano troppo ingombranti.

 

 

SEDILI RECLINABILI, GIOIE E DOLORI. MA SE C'E' IL KNEE DEFENDER...

Ne ha parlato persino Corriere.it. Sparando un titolo ad effetto: "Usa, liti in aereo: rischia 20 anni l’uomo che aggredì uno steward. Edmond Alexandre, sessantenne haitiano aveva litigato ad agosto con la donna seduta davanti a lui per il sedile reclinato: la discussione era degenerata". Insomma, ci saranno pure cose più importanti nella vita, ma per chi viaggia i sedili reclinabili possono essere un problema. Perché è bello reclinare il proprio sedile e godersi un attimo di meritato relax, l'esatto opposto quando la stessa cosa la fa il passeggero davanti a te. Pena del contrappasso? Più o meno. Sul tema è uscita poco tempo fa un'indagine di Jetcost, un comparatore di prezzi di voli, hotel e autonoleggio, che attraverso un sondaggio fra 2.500  intervistati ha rilevato i principali disagi sperimentati dai passeggeri aerei. Bene, il dibattito più acceso è stato proprio sui sedili reclinabili e gli espedienti messi in atto per contrastare l’invasione del proprio “spazio vitale". Sì, perché da qualche tempo è in circolazione il "Knee Defender", un curioso aggeggio che si attacca al braccio del tavolino e non permette allo schienale davanti di scendere di un millimetro.  E' stato inventato da un'americana altissima (oltre 1,90 m.) e sta avendo gran successo sul mercato. Ma se già state pensando di comperarlo pensateci bene, perché il "Knee Defender" sta provocando un'impennata di discussioni in aereo. L'ultimo battibecco ha fatto il giro dei giornali d'Oltreoceano. E' avvenuto su un volo della United Airlines da Newark a Denver ed è finito con il pilota costretto a fare una sosta non prevista a Chicago per fare scendere i due passeggeri inferociti. Qualcuno potrà trovare la cosa divertente, ma di fatto diverse compagnie stanno prendendo provvedimenti sul controverso "Difensore delle ginocchia", alcune l'hanno già bandito. E il sondaggio? In definitiva  il 27% degli intervistati ha confermato di aver discusso almeno una volta con altri passeggeri per lo schienale reclinato. E quasi tre su quattro passeggeri ritengono necessario eliminare il sedile reclinabile, mentre il 12% di loro è intenzionato ad acquistare un Knee Defender per i prossimi viaggi. La battaglia continua.

 

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Iniziamo così la nostra avventura online. Un sito sui viaggi in coppia, senza se e senza ma. Qui troverete consigli, spunti e idee confezionati da due giornalisti free lance appassionati viaggiatori.

Con un occhio al budget e uno alla qualità. Il meglio, insomma. O, almeno, ci si prova. Cominciate a viaggiare con noi!


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